Recentemente, una notizia di rilevanza finanziaria globale ha ricevuto scarsa attenzione dai media italiani: Moody’s, una delle principali agenzie di rating, ha mantenuto il rating del debito degli Stati Uniti a tripla A, ma ha modificato il suo outlook in negativo. Questo avviso sottile, ma significativo, indica che se l’attuale livello di indebitamento americano dovesse continuare, gli USA potrebbero rischiare di perdere una delle loro preziose A, seguendo il percorso già intrapreso in precedenza da Fitch.
Il Conflitto di Interesse delle Agenzie di Rating
È interessante notare che la maggior parte delle agenzie di rating è basata negli Stati Uniti, creando un potenziale conflitto di interesse. Naturalmente, esse tendono a favorire la nazione dove hanno maggiori interessi commerciali. Questa predisposizione potrebbe influenzare le loro valutazioni e raccomandazioni, gettando ombre sulla loro oggettività e sull’affidabilità delle loro analisi.
Implicazioni per gli Investitori in Titoli di Stato Americani
Di fronte a questo scenario, gli investitori si chiedono se debbano preoccuparsi per i propri investimenti in titoli di stato americani. La risposta breve è no. Nonostante il cambio di outlook, gli Stati Uniti rimangono una potenza economica e militare di primo piano. Inoltre, con il dollaro che funge da valuta mondiale, un eventuale declassamento non dovrebbe impattare negativamente né sui titoli di stato USA in circolazione né sulle future emissioni.
Il Caso Particolare dell’Italia
Un contesto diverso si presenta per l’Italia, la cui situazione finanziaria è più precaria. Attualmente, il suo rating è a un passo dal livello considerato “spazzatura”. Un eventuale declassamento da parte delle agenzie di rating potrebbe costringere molti investitori istituzionali a disinvestire dai titoli di stato italiani, causando una caduta dei prezzi e ulteriori tensioni economiche, almeno nel breve termine. Questo perché molti fondi possono investire solo in obbligazioni con rating “investment grade”, per mantenere controllato il rischio.
Consigli per gli Investitori
Nonostante questo scenario, non è il momento di allarmismo. È probabile che l’Italia e il suo governo trovino modi per gestire la situazione, anche se ciò potrebbe significare misure impopolari come l’introduzione di una patrimoniale. Tuttavia, questo non è il momento di andare “all-in” su BOT e BTP. Un’esposizione limitata, come parte di una strategia di investimento ben diversificata, è sensata, ma investire pesantemente in questi strumenti finanziari, soprattutto per chi vive e lavora in Italia, rappresenta un rischio aggiuntivo inutile.
La Diversificazione è la Chiave
Per quanto riguarda le obbligazioni USA, chi le possiede non deve preoccuparsi eccessivamente. Tuttavia, per gli investitori europei, non è consigliabile correre ad acquistarle in massa. Oltre alla situazione economica in peggioramento, c’è anche il rischio di cambio da considerare, che potrebbe incidere negativamente sul rendimento degli investimenti. La strategia migliore è costruire un portafoglio ben diversificato, basato su diverse classi di asset come azioni, obbligazioni e materie prime, e allinearlo con i propri obiettivi finanziari.
Conclusione
Sebbene possa essere intrigante speculare sul futuro economico degli Stati Uniti, è più produttivo per il vostro conto in banca concentrarsi su una strategia di investimento ben ponderata e diversificata. Non sarà eccitante come discutere sul potenziale fallimento degli USA, ma sarà sicuramente più efficace per preservare e far crescere il vostro patrimonio nel lungo termine.